La Scuola di Teologia in pellegrinaggio alle Sacre Particole di Siena
Sabato 13 aprile, la Scuola di Teologia interdiocesana di Grosseto e di Pitigliano-Sovana-Orbetello ha concluso i suoi corsi incentrati sull’Eucaristia, sacramento sublime che accompagna il nostro cammino ecclesiale, andando in pellegrinaggio a Siena, città del Miracolo eucaristico e di Santa Caterina, donna eucaristica che ha saputo unire insieme la via dell’azione e della contemplazione. La nostra prima meta è stata la Basilica di San Francesco dove viene custodito il miracolo delle Sacre Particole, accompagnati dal nostro Vescovo Giovanni, da don Desiderio, don Sandro e don Fabio, responsabili dei corsi della scuola di teologia, siamo entrati nella cappella Martinozzi dove un francescano conventuale ci ha narrato in modo sublime, con la sua spiegazione, il miracolo avvenuto nel 1730, bensì 294 anni fa.
Il 14 agosto di quell’anno alcuni ladri entrarono nella chiesa tenuta dai frati minori conventuali e rubarono la pisside contenente 351 ostie consacrate. Appena il furto venne scoperto si sospese anche il già famoso Palio di Siena in riparazione del sacrilegio commesso. Le sacre Particole furono trovate per caso il 17 agosto nella vicina Chiesa di S. Maria di Provenzano in una cassetta delle elemosine. Le Ostie allora furono contate e riportate con una solenne processione nella chiesa di San Francesco, nel frattempo le Ostie venivano conservate e non distribuite ai fedeli, se non a qualche personaggio illustre. Passato del tempo i francescani notarono che le Particole non si erano rovinate ma fresche come se fossero appena uscite dagli stampi che usano di solito le suore. Hanno continuato a conservarle e intanto passati gli anni, si è capito che la presenza del Corpo e Sangue di Cristo sotto la specie del pane non si è mai compromessa. Vari controlli ed esami sono stati fatti nel corso di due secoli circa, e in uno degli ultimi nel 1914 dove venne steso il verbale che diceva: “le Sacre Particole di Siena sono un classico esempio di conservazione di particole di pane azzimo consacrate nell’anno 1730, e costituiscono un fenomeno singolare, palpitante di attualità che inverte le leggi naturali della conservazione della materia organica. E’ un fatto unico consacrato negli annali della scienza”.
Certamente è importante che la scienza faccia la sua parte, ma è soprattutto la fede dei credenti che ha fatto delle Sacre Particole un punto di riferimento per il grande valore dell’Eucaristia facendo sì che numerosi pellegrini, fra cui il Papa Giovanni Paolo II e quando era ancora cardinale Joseph Ratzinger, sono continuamente presenti, come numerosi gruppi dei bambini della 1 Comunione, per la preghiera e l’adorazione. Anche noi siamo dinanzi al prezioso reliquiario delle Sacre Particole dove abbiamo sostato in adorazione circa un oretta e con la benedizione impartita dal nostro Vescovo Giovanni ci siamo portati davanti all’Altare maggiore per prendere parte alla Celebrazione Eucaristica presieduta dal Arcivescovo di Siena il Cardinale Augusto Paolo Lojudice e concelebrata dal Vescovo Giovanni e i sacerdoti che ci hanno accompagnato. Dopo il pranzo al sacco consumato nei locali della chiesa di san Vigilio, una visita nel centro storico di Siena e poi l’appuntamento per tutti al Santuario-Casa di Santa Caterina dove ci attendeva don Benedetto Rossi noto biblista e appassionato della Terrasanta, uno dei docenti dei corsi di quest’anno, che non solo ci ha guidato nei luoghi di Santa Caterina ma ci ha offerto una bellissima e profonda meditazione sulla spiritualità eucaristica della grande santa senese.
(Guglielmo Busonero)
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